Prepariamo un altare, c’è un rito da celebrare- facciamo spazio dentro di noi per ricordarsi chi siamo- innalziamo la nostra luce e l’energia con la quale viviamo, consapevoli che lo stiamo facendo.
“Io risalgo dal ventre della terra, dal mio interno, il mio ventre. Vado verso la luce come il germoglio che ha lasciato il suo guscio dal seme che lo conteneva. Ho vinto la paura del buio e mi porto fuori”
Questa festa che ci parla di Dio bambino, di Natale, ci porta la consapevolezza della nascita ciclica e ogni anno sento e provo la gioia che esisto, che ci sono ancora, che sono vivo, che sono nel dono più prezioso, la Vita!!
Ricordiamoci di quando eravamo bambini- diventiamo ancora bambini, accendiamo una candela e balliamo intorno ad essa- prendiamo per mano chi abbiamo accanto e giochiamo con loro- troviamo la sacralità nel divertirsi, nello scambiare, nel toccarsi, nel baciarsi.
Si celebra il solstizio d’inverno.
– è una festa di madre, che partorisce la luce e con gioia la dona al mondo
– è una festa di padre, che accoglie la luce per farla diventare grande
– è una festa di figlio, che nasce alla sua luce consapevole che diventerà adulto
– questa è la sacra famiglia del solstizio, è un tempo di passaggio “dalle tenebre alla luce”
– è tempo del risveglio, di oltrepassare la soglia del buio, di incamminarsi verso un nuovo viaggio, l’inizio di nuova consapevolezza
Yule è il tempo della iniziazione.
Alcune indicazioni di preparazione: trovate un angolo della vostra casa che vi piaccia e addobbate un piccolo altare con candele e rami verdi con bacche rosse e con tutto quello che desiderate. Guardando ciò che avete creato, siatene soddisfatti.
Faremo una meditazione e parleremo di luce che nasce.